COVID-19 è una malattia causata dal coronavirus SARS-CoV-2. In caso di reinfezione, in genere si manifestano gli stessi sintomi dell'infezione primaria, ma più lievi. Tuttavia, per le persone vulnerabili per le quali la reinfezione rappresenta un rischio di complicazioni e di ospedalizzazione, si raccomanda la somministrazione di una dose di richiamo.
Crédits: iStock - andresr
L'infezione può causare sintomi molto differenti.
- sintomi di una malattia acuta delle vie respiratorie (mal di gola, tosse perlopiù secca, affanno, dolori al petto);
- febbre;
- perdita improvvisa dell’olfatto e/o del gusto;
- mal di testa;
- malessere, debolezza generale;
- dolori muscolari;
- raffreddore;
- sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, mal di pancia);
- eruzioni cutanee.
Se presentate sintomi di malattia che vi preoccupano, contattate il vostro medico. Per maggiori informazioni consultate la sezione Disturbi di salute generali.
Nelle ultime settimana la carica virale di SARS-CoV-2 nelle acque reflue è aumentata. Attualmente nelle acque reflue viene rilevata principalmente la variante XFG. Anche nel sistema di dichiarazione obbligatoria, dall'inizio di agosto 2025 sono stati dichiarati più casi di SARS-CoV-2. Nel complesso, l'attività del SARS-CoV-2 è in aumento.
Per saperne di più :
Portale d'informazione sulle malattie trasmissibili
Vaccinazione contro la COVID-19
La vaccinazione contro la COVID-19 è raccomandata in autunno/inverno per tutte le persone vulnerabili di età pari o superiore ai 16 anni. Le persone vulnerabili comprendono:
- Persone di età pari o superiore a 65 anni
- Persone di 16 anni e più che soffrono di alcune forme di malattie croniche o con trisomia 21
La vaccinazione contro la COVID-19 è raccomandata a le donne in gravidanza, per proteggere la futura madre e il nascituro dal rischio leggermente più elevato di decorso grave della COVID-19 e da complicanze della gravidanza.
Per tutte le altre persone non è formulata alcuna raccomandazione di vaccinazione anti-COVID-19, in quanto il rischio di malattia grave nelle persone senza fattori di rischio è praticamente nullo. Per le persone con grave immunodeficienza valgono raccomandazioni differenti.
Categorie di persone particolarmente a rischio
Un vaccino recente non è una controindicazione al vaccino COVID-19.
PDF - Raccomandazione di vaccinazione anti-COVID-19 (09.2024)
PDF - Scheda informativa vaccinazione anti-COVID-19 (02.2025)
PDF - Vaccinazione anti-COVID-19 per le donne incinte (02.2025)
Coronavirus: ulteriori informazioni
L'assicurazione sanitaria di base copre i costi delle vaccinazioni per le persone di età superiore ai 65 anni, per le donne in gravidanza, per le persone di età superiore ai 6 mesi con grave immunodeficienza e per le persone vulnerabili di età superiore ai 16 anni, in conformità con l'elenco delle categorie di persone particolarmente a rischio.
Grado di protezione del vaccino contro la COVID-19
I dati disponibili mostrano che la vaccinazione contro il COVID-19 con i vaccini disponibili e raccomandati in Svizzera fornisce una buona protezione contro le forme gravi, ma una protezione molto limitata contro le forme lievi di infezione dovute alle sottovarianti di Omicron, e non fornisce alcuna protezione significativa contro la trasmissione del virus,
Con una vaccinazione di richiamo, la protezione contro l'ospedalizzazione può essere aumentata a breve termine fino al 50-70% a seconda della sottovariante Omicron, ma scende a circa il 40-55% dopo più di 3 mesi. Nell'inverno 2023/2024, la protezione contro l'ospedalizzazione dopo un richiamo con un vaccino a mRNA adattato alla variante XBB è stata del 55% (in Inghilterra) ed è scesa al 40% dopo 3 mesi. La protezione era inizialmente più alta contro l'infezione con le varianti XBB (75%) che contro l'infezione con EG.5.1 o JN.1 (35-45%) https://assets.publishing.service.gov.uk/media/669923b20808eaf43b50d1fd/Vaccine_surveillance_report_2024_week_29.pdf
L'efficacia della vaccinazione contro l'ospedalizzazione è quindi maggiore con Omicron quando le varianti Omicron del vaccino corrispondono a quelle dell'infezione. La protezione contro qualsiasi infezione e contro la trasmissione è molto bassa.
Effetti collaterali noti dei vaccini contro la COVID-19
Nei giorni successivi alla vaccinazione, alcuni effetti collaterali possono manifestarsi e scomparire, nella maggior parte dei casi, nel giro di pochi giorni. Non si osservano più reazioni dopo i richiami che dopo la seconda dose.
Tra gli effetti indesiderati più frequenti vi sono:
reazioni nel punto di inoculazione come dolori, arrossamenti e gonfiori;
mal di testa, stanchezza;
dolori muscolari e articolari;
sintomi generali come brividi, sensazione di febbre o febbre.
Dopo la vaccinazione di richiamo sono stati notificati casi di orticaria. La possibile correlazione è attualmente oggetto di esame.
Per le allergie gravi, l'incidenza è di circa 1 su 100.000 (per il vaccino Pfizer/BioNTech). Se desiderate essere protetti da COVID-19 ma in passato avete avuto una grave reazione allergica (anafilassi), parlate con il vostro medico per sapere in quali condizioni potreste essere vaccinati.
PDF - SSAI: Recommandations pour vaccins contre COVID-19 en cas d'allergies