Vale la pena vaccinare tutta la popolazione ?

“Un’oncia di prevenzione, equivale a una libbra di cure”, diceva Benjamin Franklin. Le unità di misura sono un po’ desuete, ma la frase resta attuale. Questa visione è certamente applicabile anche ai vaccini, ma comprendere quanto vale “un’oncia” di vaccinazioni è un po’ più complicato. Le vaccinazioni sono una misura preventiva che assicura ampi benefici alla società, ma nel breve termine offrono pochi vantaggi tangibili ai singoli individui. Proprio grazie ai vaccini le malattie scompaiono, diventano invisibili, e il ricordo delle gravi conseguenze di alcune malattie si affievolisce. Ed ecco il paradosso: se il rischio è invisibile non può essere percepito, tanto che in molti Stati i cittadini si chiedono se i vaccini siano davvero utili e se i soldi spesi per le vaccinazioni siano davvero necessari.

In Svizzera l'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie rimborsa i costi delle vaccinazioni più importanti (14 malattie infettive), conformemente alle direttive e alle raccomandazioni del Calendario vaccinale svizzero. Il fatto che le casse malati si assumano i costi, non significa che siano gratuite. Ogni cittadino, sulla base del concetto di solidarietà del nostro sistema sanitario, contribuisce con i propri premi a coprire i costi. Ma allora, il santo vale la candela? Sembrerebbe proprio di sì. In termini di rapporto costi-benefici, gli studi hanno confermato che le vaccinazioni attualmente raccomandate rappresentano lo strumento più efficace, non solo per prevenire le malattie, ma anche per risparmiare soldi. Il fatto che un gran numero di bambini e di adulti sia immune a determinati virus e batteri costa solo una frazione di quanto costerebbe un'epidemia (trattamenti, ricoveri, assistenza a lungo termine, ecc.).

Il prezzo della prevenzione

Tuttavia, il beneficio principale risiede altrove. Nel 2024, l'OMS stima che i programmi di vaccinazione abbiano evitato oltre 154 milioni di decessi negli ultimi 50 anni, soprattutto nei bambini di età inferiore ai 5 anni (146 milioni). L'immunizzazione contro il morbillo rappresenta una percentuale particolarmente elevata di questi decessi (94 milioni).

Contribution of vaccination to improved survival and health: modelling 50 years of the Expanded Programme on Immunization (The Lancet, 2024)

Oltre la redditività e la prevenzione dei decessi attraverso la vaccinazione, il valore dei vaccini comprende anche la riduzione di perdite di giorni di lavoro, la diminuzione di certi tumori, fino alla diminuzione dei costi sociali, sanitari e a carico dell’assicurazione invalidità (basti pensare alla poliomielite). La regola di Benjamin Franklin non va però applicata alla lettera. A volte le vaccinazioni sono raccomandate solo a chi è particolarmente esposto a una malattia o rischia di sviluppare delle complicazioni: la vaccinazione contro l’epatite A, per esempio, è riconosciuta solo a particolari gruppi a rischio e il vaccino contro l’influenza è riconosciuto dall’assicurazione obbligatoria solo alle persone con più di 65 anni e le persone a rischio. Il criterio è sempre quello della bilancia costi-benefici. Situazioni analoghe esistono per altri vaccini, per esempio, la vaccinazione contro il HPV è gratuita per le ragazze e per i ragazzi fino a 26 anni d'età, in quanto i benefici del vaccino diminuiscono con l’aumentare della probabilità di essere già stati infettati prima della vaccinazione.

Allora quanto vale “quell’oncia” di vaccino? La domanda andrebbe capovolta: quanti soldi fa risparmiare un vaccino? I vaccini più comuni raccomandati dal Calendario vaccinale svizzero hanno un costo per dose variabile tra i 10 e i 100 franchi circa (con l’eccezione del vaccino contro il papillomavirus che costa CHF 235.-). Calcolatrice alla mano, l’operazione si traduce quindi in un guadagno, sia in soldi sia in benessere della popolazione.

Nel 2019, il costo dei vaccini rappresentava in media 15 franchi pro capite e il 2,3% del costo totale dei medicinali (ovvero lo 0,16% dei costi del sistema sanitario).

I vaccini, ad eccezione di alcuni vaccini COVID-19, non rappresentano mai più del 20% del fatturato delle maggiori aziende farmaceutiche: I loro costi di sviluppo sono molto elevati, per applicazioni molto più limitate rispetto a quelle dei farmaci. Per quanto riguarda i vaccini COVID-19 (circa 60 franchi pro capite nel 2020/2021), è stato dimostrato che essi rappresentano una parte trascurabile dei costi totali di tutte le misure e le conseguenze della pandemia che le casse dello Stato devono coprire pro capite (stimati a CHF 8840 franchi).