A volte è possibile limitare il rischio di conseguenze gravi se si interviene molto rapidamente dopo un contatto con un virus o un batterio.

Una prevenzione secondaria mediante una vaccinazione dopo esposizione è raccomandata nelle persone che non sono state completamente vaccinate nelle situazioni seguenti:

• Epatite A: appena possibile, entro 7 giorni dall'esposizione.
• Epatite B: appena possibile dopo l'esposizione (preferibilmente entro 24 ore).
• Morbillo: appena possibile, nei 3 giorni che seguono l'esposizione (se non ci sono controindicazioni).
• Varicella: appena possibile, nei 3 giorni che seguono l'esposizione (se non ci sono controindicazioni).
• Tetano: appena possibile (senza limiti di tempo) dopo l'esposizione.
• Mpox: entro 4(-14 giorni) dall'esposizione.
• Meningococco: vaccino coniugato contro i sierogruppi ACWY appena possibile (senza limiti di tempo), preferibilmente contemporaneamente alla profilassi farmacologica.
• Difterite: appena possibile (senza limiti di tempo) se la vaccinazione non è aggiornata.

E raccomandata una prevenzione secondaria mediante la somministrazione di immunoglobuline (anticorpi) dopo un'esposizione nelle situazioni seguenti:

• Epatite B: nelle 12 ore che seguono un'esposizione alla nascita, appena possibile dopo un altro tipo di esposizione (preferibilmente entro 24 ore).
• Rabbia: appena possibile (ma non oltre 7 giorni dalla vaccinazione) se una persona non vaccinata o parzialmente vaccinata viene esposta alla malattia.
• Morbillo: nei 6 giorni che seguono l'esposizione (persone immunosoppresse, controindicazione medica alla vaccinazione).
• Rosolia durante la gravidanza: appena possibile e fino a 21 giorni dopo l'esposizione.
• Tetano: appena possibile e fino a 3 settimane dopo esposizione in presenza di ferite sporche o necrotiche.
• Varicella: nei 4-10 giorni che seguono un'esposizione (persone immunosoppresse, controindicazione medica alla vaccinazione).